1. Nei rapporti con i cittadini, l’appartenente alla Guardia di finanza:
a. ispira il proprio comportamento a cortesia, correttezza, disponibilità e spirito di servizio, pur senza venir meno alla necessaria fermezza;
b. si astiene da dichiarazioni che possono presentare profili di inopportunità nei confronti del Corpo;
c. non assume impegni né anticipa l’esito di decisioni o azioni proprie o altrui inerenti all’ufficio, al di fuori dei casi consentiti.